La Cassava
La cassava, meglio conosciuta come manioca, tapioca o yucca è una delle principali colture per la sicurezza alimentare nelle regioni più povere del mondo, come viene affermato dalla FAO, anche se è considerata una coltura “minore” che riceve scarsa o nulla considerazione dall’agricoltura industriale e resta confinata a un’agricoltura di sussistenza nelle aree marginali dei paesi più poveri.
I gruppi di agricoltori keniani della contea di Embu hanno riscoperto questa antica coltura, rivalorizzandola e imparando a lavorarla, grazie ai training e al supporto tecnico della Caritas, partner dell’ACCRI in Kenya.
Le nostre volontarie, durante le visite ad alcuni di questi gruppi, hanno avuto l’opportunità di vedere come viene coltivata, consumata e trasformata in farina.
Ricchissima in carboidrati rappresenta la terza fonte di calorie nei paesi del sud del mondo, dopo riso e granoturco. La sua adattabilità a svariati ambienti, unita alla tolleranza a lunghi periodi di siccità, la rende una delle colture di maggiore impiego nei numerosi agroecosistemi delle regioni equatoriali e tropicali.
Questa specie di tubero ha un potenziale produttivo molto elevato. È utilizzata come alimento base per l’uomo e come mangime per animali. Se ne consuma prevalentemente la farina bollita ottenuta dalla lavorazione delle radici.
Sono colture come questa che potrebbero costituire il futuro della sicurezza alimentare nelle regioni più povere, contribuendo al raggiungimento di uno dei più importanti obiettivi di sviluppo sostenibile: porre fine alla fame, migliorare la nutrizione e raggiungere la sicurezza alimentare.
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