Gas, grandi infrastrutture e cambiamenti climatici
Quali implicazioni e quali prospettive per un futuro giusto e sostenibile?
Ce ne parlerà Elena Gerebizza di Re:Common
Mercoledì 12 febbraio presso l’Antico Caffè San Marco, alle ore 18, via Cesare Battisti 18, Trieste
Segue ampio dibattito e rinfresco.
> La decarbonizzazione dell’Europa è uno dei temi centrali dell’agenda europea. E in questo macrotema, che coinvolge l’intera economia e non solo il settore energetico, la questione che rimane più divisiva è quella che riguarda il gas.
La narrazione delle aziende del settore, e di una parte del mondo istituzionale che da sempre ha sostenuto le grandi società attive nell’estrazione e produzione di petrolio e gas, è che il gas avrà un ruolo centrale nella transizione verso un’economia a ridotte emissioni di CO2. Una narrazione controversa, ancora di più perché costruita certosinamente da attori che nel gas hanno interessi per miliardi di euro.
Smascherare la lobby del gas è un passo imprescindibile per aprire un dibattito nuovo su come vengono definite le priorità “strategiche” dai governi e dall’Ue, incluso rispetto alle nuove grandi opere infrastrutturali che, ci viene detto, rispondono a un interesse collettivo più ampio. O che forse sono semplicemente volute da chi sta già facendo un sacco di soldi dal business del gas, a spese nostre, del clima e del pianeta intero.< [tratto da L’oscura lobby del gas, di Elena Gerebizza, a questo link]
Ciò che molti gruppi e movimenti chiedono non è solo la riduzione delle emissioni, bensì una transizione che sia giusta. Che cosa significa chiedere un cambio di modello di questo tipo? Quali sono i principali ostacoli al cambiamento del paradigma energetico e del modello economico attuale? Quali esempi e quali azioni sono già in atto? Elena Gerebizza ci guiderà nel mettere a fuoco alcune delle domande centrali e ci mostrerà l’esempio della vicina isola di Veglia, e le contraddizioni del controverso rigassificatore di cui il governo croato sta iniziando la costruzione.
A seguito della presentazione di Elena Gerebizza, seguirà ampio dibattito.
La serata rientra all’interno dell’iniziativa formativa Semi di Giustizia 2020 , un corso di formazione che prevede incontri e seminari guidati da esperti, aperti a tutta la cittadinanza, che si svolgono in diverse località della regione Friuli Venezia Giulia. Il corso è pensato per guardare senza veli agli squilibri del nostro mondo, individuare i possibili rimedi svelando le potenziali risorse, e creare coinvolgimento investendo nell’impegno del volontariato.
L’evento successivo sarà il 20 febbraio a Gorizia presso il Kinemax Gorizia, alle ore 18, con la proiezione del documentario The Undamaged e dibattito sulle sfide riguardanti il fiume transfrontaliero Isonzo. Di questo e molto altro avremo modo di parlare con i nostri ospiti Balkan River Defence e Legambiente Gorizia.
Per contatti e maggiori informazioni:
ACCRI – Via Rossetti, 78 – 34139 Trieste
Tel. 040 307899