Kenya: avviata la valutazione del progetto Orti didattici
L’ultima settimana di agosto è stato il periodo nel quale il nostro team ha svolto la valutazione di “Orti didattici”, il progetto sostenuto dal 2017 e molto caro all’ACCRI.
Il progetto coinvolge sei scuole primarie sparse nell’area tra Iriamurai e Mutuobare: le primary schools di Iriamurai, Ngiori (che ha una parte di alunni con disabilità di tipo fisico), Kamukunga, Rutumbi, Kiria e Kinyaga.
La prima giornata di valutazione è stata dedicata alle tre scuole della zona di Iriamurai. Il team si è dotato di due strumenti per svolgere al meglio questa attività: una elenco con tutti gli assets (beni) del progetto: water tanks, water pan, cucine a risparmio energetico, e le condizioni degli orti, delle recinzioni, la presenza degli attrezzi agricoli in dotazione al fine di verificarne le condizioni ed uno schema-guida per svolgere le interviste ai presidi e agli insegnanti che erano responsabili di seguire queste attività di progetto (o ai loro sostituti).
Le loro risposte ed i suggerimenti ricevuti saranno molto preziosi per continuare a sostenere le scuole che sono ancora attive e collaborative e soprattutto per reimpostare l’approccio metodologico per lo sviluppo futuro di nuove collaborazioni con le istituzioni scolastiche per attività simili.
Al momento possiamo evidenziare un aspetto molto positivo riscontrato dai presidi e dagli insegnanti: il Kenya ha introdotto da poco nel curriculum educativo (CBC – Competency Based Curriculum), un modulo di insegnamento riguardante l’agricoltura che diventa, a tutti gli effetti, una materia di studio come le altre.
Pertanto, il fatto che queste scuole si ritrovino già con un orto, dove poter condurre le lezioni pratiche, con dei water tank funzionanti e degli strumenti utili, favorisce l’adeguamento alle nuove linee educative ministeriali. Una sfida che, invece, per la maggior parte delle scuole deve partire da zero.
Puoi contribuire alla realizzazione dei progetti con una donazione!
Vai alla pagina del progetto in Kenya.