MADARAKA DAY
Il Primo giugno, in Kenya, si festeggia il Madaraka day, festa nazionale che ricorda la data in cui, ufficialmente, il paese otteneva i pieni poteri sul proprio territorio, delegittimando il controllo della potenza coloniale britannica. In realtà, questa giornata non celebra la totale indipendenza della colonia, ma il primo step di questo percorso verso la libertà che si concluderà di fatto il 12 dicembre 1964, con la proclamazione della Repubblica (la festa del Jamhuri day). Ma l’importanza di questo giorno risulta comunque fondamentale per la storia di questa giovane nazione.
La Storia e la libertà
A partire dalla fine del XIX secolo, verso il 1889 per intenderci, il Kenya cominciò a rientrare sempre più nella fascia di influenza britannica, in un periodo ricordato dalla storia come “la corsa all’Africa”. Le maggiori potenze europee, di fatto, si spartirono il continente per imporre il loro dominio commerciale, soprattutto nelle coste. Il Kenya divenne un territorio ambito per gli inglesi soprattutto per il suo essere più prossimo collegamento col vero gioiello del colonialismo britannico: l’Uganda. Così, fino al 1920, il Kenya rimase un protettore della corona, ovvero Londra si impegnava a difendere il Paese e a rappresentarlo in chiave internazionale, ma senza subentrare troppo nelle dinamiche interne. A partire dal 1920, e fino al 1963, il Paese divenne un’effettiva colonia, perciò un possedimento nelle mani inglesi. Cominciò così un graduale arrivo di coloni britannici ed ex veterani di guerra che si insediarono nelle terre più fertili, spesso scacciando i nativi e creando numerosi conflitti. Ma questa invasione aveva ormai il tempo contato. Infatti, poco più di 40 anni dopo, il Kenya divenne una nazione libera e autonoma.
Da una parte può sembrare triste il fatto di festeggiare la possibilità di disporre del pieno potere sulla tua terra e il tuo Paese, che una nazione straniera “ti permetta” di governare a casa tua. Ma questa storia la conosciamo tutti, si tratta di un triste capitolo del passato coloniale europeo. Quel che diventa rilevante è comunque essere arrivati a questa libertà e autonomia, fondamentale per la crescita e sviluppo del Paese.
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