Una giornata con i giovani di Mutuobare
In Kenya, alla fine di ottobre, tutte le scuole di qualsiasi ordine e grado chiudono per lasciare spazio a due mesi di vacanza e di esami per coloro che si trovano alla fine del percorso scolastico (scuole primarie e secondarie).
Dopo diversi mesi di preparazione e co-progettazione con le parrocchie di Iriamurai e Mutuobare, i/le volontari/e hanno iniziato le attività sul campo, coinvolgendo i giovani e le giovani* in momenti ludici e di riflessione sulle attività da fare insieme nella cornice del progetto “Youth”.
Di fatto, giunto alla sua quarta edizione grazie al sostegno della Fondazione Perrone, il progetto Youth è un’opportunità di incontro e di condivisione per i giovani e le giovani che vivono all’interno della comunità in cui l’ACCRI è presente.
Il primo incontro
Il primo incontro si è tenuto il 7 novembre presso la parrocchia di Mutuobare con il supporto di Father Timothy, responsabile delle attività giovanili per il centro di Ndutori e per il centro di Mutuobare, incontro che ha visto la partecipazione di circa 25 giovani, provenienti da 8 differenti prayer houses.
La giornata è iniziata con una breve presentazione dei partecipanti e attività ludiche: partite di pallavolo e calcetto, salto della corda, ecc. Successivamente, si sono condivisi pane e bibite per recuperare le energie e riposare.
L’importanza di essere anche protagonisti
Nel pomeriggio, Father Timothy, con il supporto del team ACCRI-Caritas, ha introdotto ai partecipanti la quarta fase del progetto Youth, invitandoli a essere presenti e proattivi nelle attività, ad avere un’attitudine progettuale rispetto al proprio futuro, e ad essere protagonisti piuttosto che spettatori passivi in tutte le attività di progetto, anche facendosi carico dell’organizzazione delle giornate di attività, sia in termini di tematiche da affrontare durante gli incontri, sia in termini di logistica. Di fatto, Father Timothy ha precisato quanto questa opportunità possa essere preziosa per coloro che decideranno di partecipare attivamente, soprattutto in termini di acquisizione di nuove competenze e soft skills: leadership, competenze organizzative e comunicative, team working, ecc. Nondimeno, ha aggiunto che i risultati del progetto Youth si rifletteranno non solo su loro stessi, ma anche sulle comunità in cui vivono, poiché saranno loro gli adulti di domani.
Nonostante la giovane età, diversi ragazzi e ragazze si sono fatti avanti per coordinare i propri coetanei, pianificando un nuovo incontro alla fine di novembre, per decidere quali attività svolgere durante i seminari che si terranno nella prima metà di dicembre.
L’incontro è stato un momento prezioso per il team, non solo per la relazione che sta instaurando con il nuovo parroco della parrocchia, ma anche per instaurare nuove relazioni con i giovani della parrocchia e/o rafforzare alcune preesistenti.
*L’età dei giovani è variabile, tendenzialmente è una categoria che va dai 14 ai 19 anni, ma in questo caso si intende anche persone che non sono sposate. Perciò, in alcuni contesti, gli Youth arrivano ad avere anche 25/26 anni o più.
P.s. Puoi contribuire alla realizzazione dei progetti con una donazione e con i REGALI SOLIDALI!
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