Una lettera di Giusy
Giusy Berghi Donini di Trento, volontaria a Babahoyo tra il 1998 e il 1999 assieme al marito Alberto e le loro bambine, Elena e Sara, è recentemente scomparsa. Il 27 ottobre 1998 scriveva questa lettera all’ACCRI, pubblicata nel periodico del centro Missionario Diocesano, numero 92/93 del marzo 1999:
“…Ieri è stato firmato l’accordo di pace tra Ecuador e Perù, , un accordo agrodolce, come lo ha definito ieri alla Messa il Vescovo, che però ha risparmiato tante vite umane. L’economia sta andando sempre più indietro. Il dollaro in rapporto al “sucres” è a 6800. Molte persone con l’aumento del gas non sono più in grado di comprare un “cilindro” [bombola] e quindi sono ritornate all’uso del carbone con pericolo di incendi. i prezzi dei prodotti nei negozi aumentano di giorno in giorno e i lavoratori guadagnano sempre la medesima paga. Tante volte mi chiedo come fanno a vivere e dove trovano la serenità e la forza per affrontare la giornata, E ogni giorno, ringrazio Dio per tutto quello che ho, per la famiglia, per la salute, perché non ho il problema di cosa preparare per pranzo… e penso che è ridicolo lamentarsi per certe cose. Poi mi fermo e non vado oltre nei perché di tanta ingiustizia, di tanta miseria, ignoranza… Sapere che Dio è padre di tutti e ci vuole un bene infinito mi dà la certezza che il suo Regno verrà. Speriamo che quel poco che facciamo possa servire a qualcosa.
Vorrei che portassi il mio saluto anche a tutti gli amici dell’ACCRI. Un abbraccio forte forte,
Giusy, Alberto, Elena e Sara”