Recensione libro: The Responsibility to Protect: Ending Mass Atrocity Crimes Once and for All

Recensione libro: The Responsibility to Protect: Ending Mass Atrocity Crimes Once and for All

di Gareth Evans
(disponibile nella Biblioteca del Mondo in inglese)
La storia umana è piena di orrori e tragedie: guerre, genocidi, persecuzioni mirate, deportazioni di massa… interi popoli hanno sofferto la fame, la povertà, la perdita di qualsiasi diritto essenziale e di un posto in cui vivere.
Dopo l’Olocausto si era detto: “ mai più”.
Eppure, quasi 40 anni dopo, l’intera comunità internazionale ha assistito passivamente ai genocidi in Rwanda e Bosnia, di fatto abbandonando al proprio destino migliaia di persone innocenti che hanno pagato, ancora una volta, le conseguenze di un’ideologia criminale senza avere i mezzi per difendersi.
Queste due situazioni, e altre occorse in seguito, hanno rappresentato un fallimento per l’Umanità intera ma in particolare per quegli organi governativi, internazionali e non, il cui scopo principale dovrebbe appunto far sì che queste atrocità non abbiano luogo.
Come impedire che accada di nuovo?
L’autore del libro, Gareth Evans, membro dell’International Crisis Group, prova a rispondere a questa domanda con la Responsability To Protect, R2P, una dottrina nata proprio in risposta ai due genocidi citati, che mira a generare un protocollo efficiente all’interno dell’ONU non solo per reagire a situazioni di crisi, ma prima ancora, per prevenirle e impedire che avvengano.
Impedire che certe cose succedano di nuovo dovrebbe essere una priorità; la responsabilità di proteggere gli indifesi uno sforzo collettivo. Attraverso un’analisi di strumenti e modalità, Gareth Evans prova a spiegare come dovrebbe essere affrontata questa missione, con un impegno che coinvolga tutti, dal cittadino comune ai più alti organi governativi internazionali.

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